Stop definitivo alla stagione 20/21, ora sostegno alle società

La Lega Nazionale dilettanti nelle scorse ore ha deciso la sospensione definitiva di tutti i campionati dalla Promozione alla Terza categoria.
“La notizia positiva è che quantomeno quest’anno la decisione è stata presa con un ampio margine di tempo, evitando l’inutile tiramolla della scorsa stagione sportiva, quella negativa è che l’ulteriore stop penalizzerà pesantemente le associazioni dilettantistiche ferme oramai dallo scorso 18 ottobre, dopo che già lo erano state da febbraio a luglio.
Resta di difficile comprensione come possa essere ritenuta più pericolosa un’attività salutare, condotta all’aperto in spazi amplissimi, rispetto a molte altre situazioni della vita quotidiana che attualmente risultano invece autorizzate. E anche perché, se a dover essere tutelate sono la salute e la sicurezza, che ovviamente stanno a cuore a tutti noi, si ritenga di poter far ripartire solo l’Eccellenza e non anche tutti gli altri campionati.
Peraltro, riteniamo la decisione presa nelle scorse ore particolarmente frustrante per tutte quelle società che nei mesi scorsi si sono adoperate con ogni attenzione per uniformarsi al rigido protocollo previsto per poter operare in sicurezza.
Mentre tutti i campi da calcio ed i campetti cittadini sono presi d’assalto da ragazzini stufi del lockdown senza alcuna misura di prevenzione del virus (e li capisco, eccome se li capisco anche se non condivido quello che fanno), la Lega nazionale dilettanti decide (senza un parere consultivo delle società) di chiudere definitivamente tutti i campionati dalla Promozione alla Terza categoria dove partecipano società che rispettano ogni protocollo per garantire la massima sicurezza ai loro iscritti.
Protocolli (misurazione costante della temperatura, disinfezione delle mani, sanificazione costante delle attrezzature tracciamento continuo di tutti i presenti sia agli allenamenti che del pubblico presente alle gare quando ammesso, raccolta tramite autocertificazione di ogni dato volto ad escludere il contatto con soggetti potenzialmente venuti a contatto con il virus) che hanno impegnato assiduamente le associazioni (e anche il Comune proprietario degli impianti sportivi per le operazioni di sanificazione di spogliatoi e pertinenze) da luglio ad ottobre, sia economicamente che per quanto riguarda l’impiego di collaboratori e collaboratrici per tutte lo svolgimento di tutte le procedure richieste.
La chiusura anticipata dei campionati, soprattutto di quelli di bambini e ragazzi, e l’impossibilità per questi di fare sport in modo sicuro e controllato, rischia di portare tanti ragazzi e bambini a vivere il proprio tempo libero senza rispetto delle regole, scavalcando le recinzioni per accedere ai terreni di gioco come già osservato negli scorsi fine settimana, a differenza di ciò che avrebbero potuto garantire le associazioni sportive che hanno investito risorse e mezzi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività sportive.
Ora al di là di tutte le belle parole di circostanza sono necessarie misure concrete a favore delle associazioni e delle società sportive. Senza introiti derivanti dalle manifestazioni e dalle iscrizioni dei propri tesserati, tante piccole realtà rischiano concretamente la chiusura. La Provincia l’anno scorso era intervenuta con un contributo straordinario per lo sport, ci si aspetta altrettanto quest’anno, anche da parte del Comune. La Figc e la Lega dilettanti, anche tramite i Comitati provinciali diano per prime il buon esempio e restituiscano intanto alle società l’intera quota versata a luglio per la partecipazione ai campionati. Poi si pianifichi la ripartenza. ”
– così il Presidente dell’Unione sportiva dilettantistica Sinigo Giorgio Benini.
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